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SPETTRO ELETTROMAGNETICO

In fisica lo spettro visibile è quella parte dello spettro elettromagnetico che cade tra il rosso e il violetto includendo tutti i colori percepibili dall'occhio umano che danno vita dunque al fenomeno della luce. La lunghezza d'onda della luce visibile nell'aria va indicativamente dai 390 ai 700nm[1]; le lunghezze d'onda corrispondenti in altri mezzi, come l'acqua, diminuiscono proporzionalmente all'indice di rifrazione. In termini di frequenze, lo spettro visibile varia tra i 770 ed i 430 THz. La massima sensibilità media dell'occhio umano probabilmente si ha ai 560 nm (540 THz) dello spettro elettromagnetico, più o meno in corrispondenza del colore giallo citrino anche se la temperatura media della superficie della fotosfera solare di 5777 Kelvin dà un picco ai 400-450 nm (azzurro-ciano, gradazioni di blu) fuori dall'atmosfera terrestre (diagramma wavelength-picco emissione W.A.Steer) e mediamente ai 510-530 nm sulla Terra a causa della rifrazione atmosferica ovvero nel verde citrino

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